Ore 18.00 di un venerdì sera di fine agosto, stanchi e ancora in ufficio!
Ma la compagnia del Panella non ha bisogno di molto preavviso per organizzare una serata e cosi, quando dal capitano arriva un SMS con scritto: “Sta sera corsa e cena?”, non ci si pensa due volte, si tira fuori il borsone con il necessario per correre (nascosto sotto la scrivania e sempre a disposizione) ci si infila in macchina e ci si dirige in direzione Isola Verde, come un anno fa, solo che questa volta decidiamo di affrontare il lato est.
Parcheggiamo la macchina, nel parcheggio del Itturismo “La Bilancia”, dove questa sera andremo a degustare del buon pesce, indossiamo calzoncini e scarpette e iniziamo a correre.
Risaliamo il fiume, approfittando della pista ciclabile che lo affianca per circa 3 Km, corriamo verso il sole che cala sull'acqua rispecchiando i suoi ultimi raggi, la temperatura è ottima, non si suda troppo e il paesaggio è gradevole.
La pista ciclabile, come tutte le cose belle, finisce e siamo quindi costretti a voltarci e a tornare indietro verso la spiaggia, dove concluderemo la nostra prestazione con l'immancabile tuffo in mare.
L'acqua è pulita e calma e per un curioso effetto termico è più calda ora che non in pieno giorno.
Rinfrescati e soddisfatti emergiamo dall'acqua come due sirenetti e ci buttiamo sotto la doccia, approfittando di uno degli stabilimenti balneari della zona.
Imboscandoci poi nel parcheggio, indossiamo abiti più consoni alla serata ed entriamo nel ristorante.
L'itturismo “La Bilancia” è un locale ricavato sfruttando la struttura di una di quelle palafitte che normalmente vengono utilizzate per la pesca a rete.
Il ristorante presenta un ampio terrazzo con vista sul mare e una piccola area interna, al coperto, dove riusciamo a trovare un tavolo libero.
L'ambiente è rustico, caminetto, pareti in legno con qualche oggetto tipico di un luogo di mare come un timone, un barometro, l'immancabile quadro con i nodi, ecc.
I tavoli sono addobbati con tovaglie e i tovaglioli raffiguranti pesci stilizzati e con piccole candele adagiate su piatti di vetro contornati da conchiglie.
Questa sera tra i vari piatti del menu Guida Panellon ha provato per voi:
- Gnocchetti con Mazzancolle e radicchio (ottima presentazione, giocata su foglia di radicchio rosso di Chioggia e qualche filo di aceto balsamico. Il sapore è fantastico e gli gnocchi si sciolgono in bocca)
- Branzino ai ferri (freschissimo, pescato la mattina stessa vicino a Malamoco. Piatto classico ma sempre di moda, viene presentato intero per apprezzarne meglio la fattura. Per chi non è abile nel ripulirlo basta un cenno al cameriere, quattro colpi di coltello, un filo d'olio, un goccio di limone e il gioco è fatto: pronto da gustare)
- Tonno ai ferri (un animale di 45Kg, pescato la mattina al largo di Sottomarina, gustoso e succulento come una bistecca e senza nemmeno una spina, risulta adatto a chi vuol degustare del buon pesce senza preoccupazioni).
Abbinato a questi piatti, anziché il solito bianco, noi di Guida scegliamo un rosatello che, credeteci, con il pesce alla griglia, non sta male.
Tra gli aspetti negativi e ci dispiace dirlo, troviamo l'organizzazione: tempi di servizio un po' troppo lunghi e, soprattutto, contorni e secondi dovrebbero arrivare in tavola allo stesso momento.
A fine cena, dopo il consueto caffè, ci facciamo un giro per la terrazza, gustandoci una luna rossa appena spuntata dal mare e le luci di Sottomarina che si rispecchiano in lontananza sulle acque dell'Adriatico.
Facendo quattro chiacchiere con il cuoco, un certo Gianluca, scopriamo i segreti della pesca con la bilancia, gli effetti della luna sulle maree e altre curiosità relative alla zona.
A fine serata abbiamo speso 55€ in due, pesce buono e freschissimo, degustato in una cornice gradevole: Guida Panellon colpisce ancora!
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